LUIS BUÑUEL – SOGNO E SON DESTO

La nuova retrospettiva del lunedì sera a La Compagnia sarà dedicata al regista aragonese Luis Buñuel, che ha demolito, in 50 anni di carriera e sempre con dissacrante ironia, il perbenismo e i pilastri della società borghese: chiesa, famiglia, esercito.

LUNEDÌ 2 OTTOBRE, ORE 21.00
Gli amanti di domani
Cela s’appelle l’aurore (Francia, 1955, 102’)
Valerio è un giovane medico che vive e lavora in Corsica; nonostante sia appagato dal proprio stile di vita, l’apparizione di una ragazza e l’improvviso coinvolgimento in un delitto lo porteranno a riconsiderare le scelte fatte. Con Amanti di domani Bunuel torna ad attaccare i valori della borghesia europea, che accusa di perbenismo e ipocrisia. Mettendo in scena le passioni del protagonista, riafferma poi il dominio del sentimento sulla ragione.

LUNEDÌ 16 OTTOBRE, ORE 21.00
Viridiana
(Messico/Spagna, 1961, 90’)
Viridiana ha come protagonista l’omonima novizia che, in procinto di prendere i voti, viene mandata dalla Madre superiora a visitare suo zio Don Jaime, suo benefattore e ultimo parente rimastole. Quando i due si reincontrano, l’uomo rimane colpito dalla somiglianza della giovane con la sua defunta consorte e comincia a provare dei sentimenti nei suoi confronti. Palma d’oro all’edizione 1961 del Festival di Cannes, il film si distingue per l’umorismo nero con cui Bunuel ammanta la vicenda, trasformandola in una irresistibile satira dei costumi e delle ossessioni degli uomini della sua epoca.

LUNEDÌ 23 OTTOBRE, ORE 21.00
l’Angelo sterminatore
El ángel exterminador (Messico, 1962, 89’)
Una famiglia dell’alta borghesia invita a cena alcuni amici, tutti appartenenti alla buona società. La serata assume subito caratteristiche grottesche, che raggiungono il culmine nel momento in cui gli ospiti e i padroni di casa si rendono conto di non essere più in grado di uscire dal palazzo. Utilizzando un registro onirico e surreale, Bunuel mette in scena una delle opere più oscure della sua filmografia; ancora una volta, al centro c’è la critica alla borghesia, rappresentata come vile e pronta a scendere a compromessi con qualsiasi valore pur di affermarsi nella lotta alla sopravvivenza.

LUNEDÌ 13 NOVEMBRE, ORE 21.00
Bella di giorno
Belle de jour (Francia/Italia, 1967, 89’)
Séverine, la giovane moglie di un chirurgo di successo, è affetta da seri problemi relazionali e fatica a entrare in contatto con il marito. Per superare le sue fobie e la sua frigidità, la donna decide di iniziare a prostituirsi. Leone d’oro alla 28ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Bella di giorno è uno dei maggiori successi della carriera di Bunuel. Con arguzia e confidenza, l’autore mette in scena il rapporto tra la protagonista e la propria sessualità, celebrando la libertà e la promiscuità, che nella poetica dell’autore diventano virtù.

LUNEDÌ 20 NOVEMBRE, ORE 21.00
la via lattea
La Voie lactée (Francia, 1969, 92’)
Pierre e Jean sono due pellegrini sul Cammino di Santiago. Oltre che nello spazio, il loro viaggio li porta anche attraverso il tempo: incontrano personaggi provenienti da altre epoche e assistono a eventi storici, che ispirano in loro riflessioni sulla dottrina e sulle eresie cristiane. Non solo nei contenuti, La via lattea è eretico anche nella forma, chiaramente ispirata dagli autori più radicali del cinema moderno (Godard e Resnais in primis). Complesso e affascinante, il film è uno dei più densi della carriera di Bunuel e negli anni non ha perso la sua capacità di interrogare e far riflettere pubblico e critica.

LUNEDÌ 27 NOVEMBRE, ORE 21.00
Il fascino discreto della borghesia
Le charme discret de la bourgeoisie (Francia/Italia/Spagna, 1972, 103’)
Una serie di sogni surreali privi di connessioni narrative, tutti incentrati su un gruppo di persone della classe media e i loro tentativi costantemente interrotti di cenare insieme. Il fascino discreto della borghesia è una commedia brillante e spietata, che si diverte a esporre l’ottusità e la vacuità della classe media. Si tratta del più grande successo della carriera di Bunuel e, a riprova di questo, fu anche insignito del premio Oscar per migliore film straniero.

LUNEDÌ 4 DICEMBRE, ORE 21.00
Il fantasma della libertà
Le fantôme de la liberté (Francia/Italia, 1974, 103’)
Il fantasma della libertà è un film composto da episodi autoconclusivi ma concatenati dalla comparsa in scena dei personaggi. Le parti che compongono l’opera si susseguono a ritmo elevato, con un ritmo che favorisce nello spettatore la risposta emotiva e la suggestione. L’impressione che lascia Il fantasma della libertà è quella di stare assistendo a un sogno lucido, il cui significato, per quanto chiaro, rimane ammantato da un’aurea onirica.

LUNEDÌ 18 DICEMBRE, ORE 21.00
Quell’oscuro oggetto del desiderio
Cet obscur objet du désir (Francia/Spagna, 1977, 105’)
Attraverso dei lunghi flashback ci vengono raccontate le vicende romantiche di Mathieu, un sofisticato francese di mezza età coinvolto in una complessa relazione con la giovanissima Conchita. Bunuel mette in scena la complessa storia di un improbabile coppia, costretta dal destino a rincorrersi senza mai riuscire a incontrarsi. Nelle sapienti mani dell’autore, la vicenda diviene occasione per farsi burla degli istinti umani e delle convenzioni imposte dalla società.