DRAMMA INDUSTRIALE (FIRENZE, 1953)

Nell’autunno 1953 più di duemila operai dell’industria meccanica Pignone rischiano il licenziamento per la chiusura dello stabilimento. Il sindaco della città, Giorgio La Pira, prende pubblicamente le parti degli operai, asserragliati nei locali della fabbrica. Nelle drammatiche giornate di quell’occupazione, La Pira compatta un fronte politico e civile che punta a salvare prima di ogni altra cosa i posti di lavoro. Sarà l’ENI di Enrico Mattei a tendere la mano al sindaco, rilevando lo stabilimento. La Pira e Mattei tracciano così il solco per un orizzonte in cui lo Stato viene considerato centrale in materia di lavoro, di previdenza sociale, di energia, infrastrutture, comunicazione e sanità.