La città di Tebe è stretta nell’assedio e nella maledizione. Polinice minaccia le mura, Eteocle risponde preparando la difesa. Due fratelli, figli di Edipo, condannati a combattersi. In questo scenario tragico, il coro delle donne si fa voce della città, invocando la pace e immaginando un’alternativa possibile alla guerra. Con la regia di Gabriele Vacis, le musiche e suoni di Roberto Tarasco, e i cori curati da Enrica Rebaudo, Sette a Tebe è una potente riscrittura contemporanea di Eschilo, portata in scena dagli attori e attrici di Potenziali Evocati Multimediali. Una riflessione profonda sul “terribile amore per la guerra” che continua ad attraversare il nostro tempo.
