Un incontro con Pupi Avati è molto più di una semplice serata: è un viaggio dentro una vita piena di storie, musica jazz, cinema e amicizie fuori dal comune, con Bologna sempre sullo sfondo.

Tra aneddoti incredibili, memorie del ‘68 e film che hanno segnato il costume italiano, il regista ripercorre la sua traiettoria artistica restituendo uno spaccato intimo e vivido di decenni di storia. Il suo è un cinema fatto di luoghi familiari e sentimenti autentici, dove il non detto pesa quanto i dialoghi e l’imprevisto convive con la nostalgia.

E poi c’è la musica, prima musa e filo rosso della sua carriera: non solo colonna sonora, ma vera anima narrativa, come dimostrano titoli come Jazz Band, Dancing Paradise e Bix. Una passione che lo portò anche a incrociare il talento di Lucio Dalla, in un’epoca in cui tutto sembrava possibile.