In una macelleria industriale, quattro addetti alle pulizie si incontrano per la prima volta. Contratti precari, turni notturni, pause ogni quattro ore per un tè, due chiacchiere, una rivista sfogliata di fretta. Poi si ricomincia. E si ricomincia ancora. Sono estranei, finché qualcosa non si incrina: la solitudine si allenta, i confini sfumano, e in quel poco spazio condiviso nasce un legame.

Prima parte di una trilogia sulla disuguaglianza, lo spettacolo di Alexander Zeldin nasce da un lavoro di indagine tra i lavoratori a “zero ore” in Inghilterra. Con uno sguardo spietato e ironico, porta in scena l’umanità silenziosa e dimenticata di chi vive ai margini. L’anteprima è prevista per l’autunno 2025 al Théâtre National de Strasbourg, prima della tournée europea.