Paolo Genovese porta a teatro il suo Perfetti sconosciuti, adattamento del film omonimo diventato un caso internazionale con 25 remake nel mondo. La scena si apre su una cena tra amici, ma è come se anche il pubblico fosse seduto a tavola con loro, immerso in dialoghi tanto naturali quanto spiazzanti. Tutto ruota attorno a un gioco solo in apparenza innocuo: condividere messaggi e chiamate ricevuti durante la serata. Ma quando si mettono i cellulari sul tavolo, le vite segrete – quelle che una volta stavano solo nella memoria – iniziano a venire fuori, pezzo dopo pezzo. Quello che doveva essere un momento di leggerezza si trasforma in un campo minato di verità non dette e relazioni in bilico.



