La mostra dedicata ai manifesti di Picasso a Cecina apre una finestra meno nota ma fondamentale sul lavoro dell’artista: la sua produzione grafica per la cartellonistica. Tra gli anni ’50 e ’60, Picasso scelse il manifesto come mezzo per portare la sua arte fuori dai musei, direttamente per le strade, rendendola accessibile e immediata. In esposizione c’è la collezione del collezionista svizzero Werner Röthlisberger, frutto di oltre trent’anni di ricerca, con circa 150 manifesti originali, tra cui oltre cinquanta opere grafiche realizzate direttamente da Picasso. Un corpus sorprendente per potenza visiva e forza comunicativa. Il percorso si articola in quattro sezioni: Ceramic posters, dedicata a Vallauris e alla ceramica; Peace posters, con i manifesti pacifisti come l’iconica colomba del 1949; Bullfighting, che esplora la passione per la corrida; e Posters for various exhibitions, dedicata all’attività di promozione culturale. Linee decise, colori forti e immagini semplificate raccontano un Picasso comunicatore, capace di fondere arte, design e impegno civile. La mostra è promossa dal Comune di Cecina con il supporto della Fondazione Kulturstiftung Basel H.Geiger, e si accompagna a un programma di incontri e attività al piano superiore del CEC.