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Il legame tra Verdi e Shakespeare attraversa gran parte della carriera del compositore, tra titoli messi in scena come Macbeth, Otello e Falstaff, e progetti mai realizzati come Amleto o Re Lear. Il primo incontro con l’universo shakespeariano arriva nel 1847, quando Alessandro Lanari, impresario del Teatro della Pergola di Firenze, gli commissiona un’opera per il Carnevale.

Con Macbeth, Verdi si misura con un dramma cupo e fantastico, dove il confine tra realtà e incubo si fa sottile. Tra streghe, apparizioni e visioni, prende forma la discesa agli inferi di un uomo spinto all’eccesso dalla brama di potere e dalla spietata ambizione della moglie. La scelta del genere non è casuale: Lanari aveva già portato a Firenze opere romantiche dal nord Europa, e Verdi risponde con un’opera italiana che non teme il confronto.

Fin dall’inizio, il compositore traccia con precisione il declino del protagonista, travolto da una spirale di sangue, follia e morte, in cui i fantasmi più pericolosi sono quelli della coscienza.

Maestro concertatore e direttore Alexander Soddy
Maestro del Coro Lorenzo Fratini
Spazio e regia Mario Martone
Scene Mimmo Paladino

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino

Macbeth Luca Salsi
Banco Antonio Di Matteo
Lady Macbeth Vanessa Goikoetxea
Dama di Lady Macbeth Elizaveta Shuvalova
Macduff Antonio Poli
Malcolm Lorenzo Martelli

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