Con Lieto fine, Alessandro Benvenuti conclude la trilogia del Dinosauro Canterino, dopo Un Comico Fatto di Sangue e Panico ma Rosa. Al centro della scena una bicicletta multifunzionale chiusa in un box spoglio, attorno alla quale ruota il mondo surreale e comico del protagonista: un uomo immerso in una routine fatta di pedali, voci nell’auricolare, disturbi sonori e strane ossessioni (compreso un tassidermista introvabile). Un monologo ironico e fragile, che racconta la mente di un autore stanco ma ancora profondamente innamorato del teatro. Tra paure, amore e assurdità quotidiane, lo spettacolo diventa un atto d’amore verso il pubblico, capace di far sorridere e riflettere. E sì, forse anche di credere in un lieto fine.



