La policoralità nella politica culturale dei Medici

FloReMus 2023
Rinascimento Musicale a Firenze

a cura di Bettina Hoffmann
La musica va certamente definita come la più astratta e impalpabile tra tutte le espressioni dell’umana ricerca del bello. Eppure sappiamo che anche quest’arte può veicolare messaggi politici e sociali assai concreti e tangibili. Meglio ancora lo sapevano i Medici, che inserivano la musica saldamente nel loro progetto culturale volto a conferire alla loro famiglia di sospette origini e di recente ascesa sociale quell’aura di nobiltà di cui avevano un disperato bisogno. Tra tutte le forme musicali che il vivace Cinquecento creò e portò alla perfezione, individuarono proprio nella policoralità il mezzo più potente ed efficace per conquistare sudditi recalcitranti, per rivaleggiare con l’alta nobiltà italiana, avversaria o alleata che fosse, o per confezionare preziosi doni diplomatici apprezzati per la loro unicità in tutta Europa. In stretto connubio con altre arti a loro care – l’architettura, la pittura, la scenotecnica – la musica a cori battenti fu una delle carte che fecero vincere ai Medici il gioco del potere.