Claudio, padre preoccupato, scopre che suo figlio vuole diventare scrittore. Panico: tutti gli scrittori, secondo lui, sono un po’ matti. Parte così un monologo ironico e affilato tra biografie tragiche e pagine salvifiche, da Pavese a Salgari. Perché celebriamo la perla e dimentichiamo il dolore dell’ostrica? Tra paure da genitore e amori letterari, Claudio racconta come i libri, alla fine, gli abbiano salvato la vita. Un viaggio tra letteratura e paternità, pieno di sarcasmo e tenerezza.



