COME ERAVAMO…LA VEGLIA SULL’AIA

C’era un tempo in cui nelle campagne toscane usava “andare a veglia”. Niente veniva avanti al lavoro dei campi. Eppure nei giorni di festa, o alla sera dopo aver faticato tutto il giorno, nelle casupole annerite dal fumo, o sull’aia, si ritrovavano insieme tutta la famiglia “colonica”, i garzoni stagionali, alcuni amici delle coloniche vicine e veniva dato libero sfogo alla passione per la poesia, il canto, il gioco, il ballo. Era un intrattenimento familiare, buono a riempire le serate. Così si è tramandato il teatro popolare toscano, fatto di Maggi, Befanate, Contrasti, Testamenti e Bruscelli, un teatro non scritto ma trasmesso a viva voce di padre in figlio, un ricordo che poco a poco va scomparendo.