CAMERA OBSCURA

Nel secolo delle immagini dai dagherrotipi ai gigapixel si è consolidata la convinzione che la fotografia e il cinema siano le forme d’arte che più fedelmente riproducono la realtà. In bilico tra VR e NFT ora si pensa che con la tecnologia digitale si possa creare una nuova oggettiva realtà. Contro questa convinzione già Roland Barthes ne La chambre claire ci aveva messo in guardia: anche nella più fedele rappresentazione fotografica vi è una oscura “interiorità misteriosa ed impenetrabile”.