Il progetto prende spunto da Ulisse di Joyce, in particolare dal celebre monologo finale di Molly Bloom, ma se ne allontana con molta libertà. Ape Regina è una giornata tutta per Molly, un momento in cui può fare il punto, smontare tutto e ricominciare da capo, se serve. In questo 16 giugno – che richiama inevitabilmente il Bloomsday – la mente di Molly si riempie di impressioni: quotidiane, assurde, impalpabili o taglienti, come scriveva Virginia Woolf. Una Penelope decisamente sui generis, Molly è una ex cantante-attrice con la nostalgia del palco, ma invece di aspettare, si prende la scena, scegliendo il corpo come centro pulsante e indiscutibile del suo universo.