Caterina Filograno
Caterina Filograno parte dalla propria storia familiare per riflettere su quanto le radici influenzino le scelte personali. In una casa-labirinto, popolata da figure femminili come la Grande Madre, la Sorella e la Figlia, si mescolano memorie autobiografiche e archetipi junghiani, tra realtà e immaginazione.
Il racconto prende vie impreviste, sfuggendo alla narrazione lineare, mentre la scena diventa spazio di incontro tra teatro e moda. I costumi, creati insieme a Giuseppe Di Morabito, sono abiti-scultura che respirano col corpo, amplificando emozioni e pensiero in un intreccio visivo e simbolico.




