San Francesco
Nel 2026 ricorreranno gli 800 anni dalla morte di san Francesco, figura amatissima ma anche molto più complessa di come ce l’hanno consegnata. Le prime biografie, scritte da frati che lo conobbero di persona, si contraddicevano di continuo: alcuni lo descrivevano dolce e luminoso, altri severo, tormentato, persino capace di durezza.
Per evitare confusioni, quarant’anni dopo la sua morte l’Ordine decise di distruggere tutti i racconti esistenti e sostituirli con una versione ufficiale, la Legenda maior di Bonaventura. Per secoli, quindi, è rimasta l’immagine del santo perfetto, senza ombre, quella che tutti conosciamo: l’uomo che parla agli uccellini, ammansisce lupi, anticipa ecologismo e pacifismo.
Ma i ritrovamenti successivi hanno riportato alla luce un Francesco diverso: contraddittorio, fragile, intenso, capace di gesti di infinita tenerezza e di improvvise asprezze. Non un’unica figura, ma tante, quante i ricordi dei suoi compagni. E allora, a ottocento anni di distanza, la domanda rimane aperta: chi fu davvero Francesco?