Caricamento Eventi

Ad aprire il Festival sarà Ritornerai bambina, toccante pièce di Antonio Coccia, vincitrice della scorsa edizione e ora riproposta in prima assoluta con una nuova produzione dei Chille, in scena insieme a Carlo Celotti. A seguire, i quattro spettacoli di Teatro/Danza selezionati dal bando Spacciamo culture interdette, ciascuno con performance di 20 minuti. Il Festival si chiuderà con la premiazione dei migliori attori e danzatori, scelti da una doppia giuria, popolare e tecnica.

Roberta Liberti – Ricordami di ricordarmi il momento in cui non ci penserò più
Un monologo intimo e potente che racconta il percorso di una ragazza affetta da disturbo ossessivo compulsivo. Osservatrice passiva della realtà, come da un oblò, affronta un viaggio terapeutico tra passato, presente e futuro, alla ricerca della causa del suo isolamento e di una possibile via di ritorno verso la vita vera. Un racconto poetico e surreale sulla fragilità e la speranza.

Chiara Lovaglio e Ilenia Tozzo – Controllo
Un’indagine poetica e inquieta sul confine tra umano e inanimato. Un corpo, un fantoccio, una relazione che si sdoppia tra chi muove e chi è mosso. L’identità si costruisce nel legame, ma cosa accade quando l’altro è privo di anima? Uno spettacolo che esplora il desiderio di connessione e il rischio della dipendenza, tra empatia e perdita di sé.

Silvia Andrea Russo – Quello che rimane
In uno spazio che riflette un’anima ferita, una donna tenta di ricomporre il caos lasciato da una relazione tossica. Il disordine attorno a lei è lo specchio di un dolore intimo, di un corpo che ha perso sé stesso tra dipendenza e abuso. Ma nella ripetizione ossessiva del gesto emerge anche una fame: di controllo, di amore, di rinascita. Uno sguardo crudo e struggente su “quello che rimane”.

Christian Sidoti – Atlas
Un giovane si rifugia nel buio della sua stanza, schiacciato dal peso di un mondo perfetto e finto riflesso sui social. In Atlas, la reclusione diventa metafora di un’era in cui l’apparire ha sostituito l’essere, e il protagonista, moderno Atlante, porta sulle spalle un universo irreale. Tra infanzia, mito e immaginazione, si apre un viaggio profondo verso una scelta definitiva: cedere o rinascere.

Condividi questo evento.

Torna in cima