Con la sua terza e ultima edizione prima dell’avvio dei lavori di riqualificazione, la collettiva all’ex monastero di Sant’Orsola chiude il ciclo delle “mostre in cantiere” trasformando lo spazio in un luogo di riflessione e cura simbolica.
Quattordici artisti italiani e internazionali si confrontano con la storia stratificata del complesso, tra occupazioni, abbandoni e trasformazioni, dando forma a opere site-specific che combinano linguaggi contemporanei e tecniche artigianali tradizionali come ricamo, scagliola e foglia d’oro.
Il titolo della mostra richiama un celebre poema di Tupac Shakur, e l’immagine della rosa che cresce dal cemento diventa emblema della resilienza, dell’arte come strumento di rigenerazione e della forza silenziosa dei luoghi che sanno rinascere.
			




