Un omaggio sentito a Antonio Neiwiller, figura chiave del teatro italiano, ricordato da Toni Servillo in un evento speciale. Attore, regista e artista visivo, Neiwiller ha attraversato la scena con uno sguardo personale e radicale, prima col Teatro dei Mutamenti e poi con Teatri Uniti, di cui fu tra i fondatori. La sua ricerca mescolava rigore sperimentale e radici napoletane, capace di dare nuova forma a tradizioni e testi contemporanei.
Il suo lavoro, sospeso tra teatro, pensiero e immagine, continua a parlare attraverso le tracce lasciate e i tanti incontri che hanno alimentato la sua opera. Una poetica definita “clandestina”, lontana dai riflettori e dalle regole del mercato, sempre alla ricerca di qualcosa che valesse davvero la pena fare.