Caricamento Eventi

Laura Angiulli torna a indagare i territori fragili e dolorosi dell’Europa dell’Est, in una messinscena asciutta e carica di tensione. Liberamente ispirato a “L’orgia di Praga”, lo spettacolo – definito un’“operina” – mette in scena un mondo sospeso, fatto di presenze evanescenti, memorie sbiadite e desideri compressi. Due personaggi – interpretati da Alessandra d’Elia e Antonio Marfella – si muovono in uno spazio segnato dalla dominazione sovietica, dove l’urgenza di appartenere si scontra con la fatica di sopravvivere. C’è il bisogno di una comunità, ma anche la paura di crollare. La scena di Rosario Squillace e le luci di Cesare Accetta disegnano un ambiente rarefatto, in cui la materia e la parola sembrano farsi eco l’una dell’altra. Un lavoro che non cerca risposte, ma rilancia domande su identità, perdita e memoria, con lo sguardo puntato su una Storia che spesso preferiremmo dimenticare. E invece, ci riguarda ancora.

Condividi questo evento.

Torna in cima