Frutto di un’indagine condotta tra il pubblico, la nuova creazione della Compagnia affronta il “metodo mafioso” come sistema di potere che si insinua nelle relazioni sociali e si imprime nel corpo. Violenza simbolica, controllo, manipolazione: meccanismi che modellano comportamenti individuali e collettivi, trasformando il corpo in uno strumento e al tempo stesso in un bersaglio. La coreografia esplora questo intreccio, mettendo in luce come il corpo diventi luogo di resistenza o di sottomissione, plasmato da dinamiche profonde e spesso invisibili.