uno spettacolo di Ferzan Ozpetek
con Francesco Pannofino, Iaia Forte, Erik Tonelli, Carmine Recano
e con Simona Marchini
Ferzan Ozpetek firma la sua prima regia teatrale mettendo in scena l’adattamento di Mine vaganti uno dei suoi capolavori cinematografici.
Utilizzando il genere della commedia, traccia il ritratto di relazioni contemporanee tra persone considerate come un nucleo di “mine vaganti”. L’obiettivo è quello di stigmatizzare e far cadere una serie di luoghi comuni molto radicati nella società italiana.
Si racconta di omosessualità e di famiglia e come altre delle sue storie, anche questa è ambientata in un contesto eterogeneo, dove proprio l’omosessualità viene inserita con naturalezza all’interno delle vicende, non è implicita ma è l’oggetto del contendere, il tema intorno al quale si sviluppa la storia. Il film ha ottenuto 13 candidature ai David di Donatello, vincendo due statuette per i migliori interpreti non protagonisti (Ilaria Occhini ed Ennio Fantastichini), e nello stesso anno ottiene il Premio Speciale della Giuria al Tribeca Film Festival. Ha vinto inoltre 5 Nastri d’argento e ha ottenuto una candidatura al Premio del Pubblico Europeo degli European Film Awards.