La serata, divisa in due parti, racconta di “futuri troppo presenti” con due spettacoli scritti da Anton Giulio Calenda e firmati dalla regia di Alessandro Di Murro, Ucronia. O va tutto bene e Soldato. Oltre alla “guerra”, che in entrambi è tematica centrale, i due lavori interpretano il dramma della solitudine attraverso un’originale forma scenica e ci trasportano in una realtà dove aridità ed empatia si alternano costantemente, dettando modalità di rapporto peculiari tra i vari personaggi.

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