KON-TIKI, un viaggio in mare aperto
19 Marzo 15:30 - 17:00 CET
Kon-Tiki” vuol dire letteralmente “Dio Sole”. Kon-Tiki è il nome della zattera costruita nella primavera del 1947 dall’esploratore norvegese Thor Heyerdahl, che partì dalle coste del Perù deciso a raggiungere via mare le isole della Polinesia Francese. Senza remi, senza motore, sfruttando solo la corrente marina, i venti alisei e la buona sorte: 101 giorni in mare aperto assieme a un pappagallo e cinque compagni di viaggio che non avevano mai navigato prima di allora. Thor partì per dimostrare che mille anni prima lo stesso viaggio poteva essere stato intrapreso da un popolo primitivo in fuga dagli Inca. Per dimostrare che gli indigeni del Sudamerica riuscirono ad attraversare il Pacifico cinquecento anni prima di Magellano. Per dimostrare che da sempre l’uomo affronta il mare aperto, per sete di conoscenza o mosso dalla speranza di una vita migliore. Con questa nuova produzione il Teatro Telaio intende affrontare una tematica strettamente d’attualità attraverso una storia realmente accaduta. Il viaggio inteso non solo come spostamento, ma come scoperta, ricerca, fuga. La migrazione intesa non solo come emergenza, ma come carattere distintivo di ogni civiltà fin dagli albori dell’umanità.
da 7 anni
KON-TIKI, un viaggio in mare aperto
19 Marzo 17:00 - 18:00 CET
Kon-Tiki” vuol dire letteralmente “Dio Sole”. Kon-Tiki è il nome della zattera costruita nella primavera del 1947 dall’esploratore norvegese Thor Heyerdahl, che partì dalle coste del Perù deciso a raggiungere via mare le isole della Polinesia Francese. Senza remi, senza motore, sfruttando solo la corrente marina, i venti alisei e la buona sorte: 101 giorni in mare aperto assieme a un pappagallo e cinque compagni di viaggio che non avevano mai navigato prima di allora. Thor partì per dimostrare che mille anni prima lo stesso viaggio poteva essere stato intrapreso da un popolo primitivo in fuga dagli Inca. Per dimostrare che gli indigeni del Sudamerica riuscirono ad attraversare il Pacifico cinquecento anni prima di Magellano. Per dimostrare che da sempre l’uomo affronta il mare aperto, per sete di conoscenza o mosso dalla speranza di una vita migliore. Con questa nuova produzione il Teatro Telaio intende affrontare una tematica strettamente d’attualità attraverso una storia realmente accaduta. Il viaggio inteso non solo come spostamento, ma come scoperta, ricerca, fuga. La migrazione intesa non solo come emergenza, ma come carattere distintivo di ogni civiltà fin dagli albori dell’umanità.
da 7 anni