con Cesare Bocci, Galatea Ranzi, Giulio Pranno, Marta Gastini, Jacopo Angelini
Mentre nel Padre venivano analizzati i rapporti familiare in relazione all’Alzheimer, qui Zeller ci conduce sul terreno delle incomprensioni generazionali. È un’opera che conquista grazie non solo alla bellezza del linguaggio, ma alla capacità di introspezione, ai rimandi fra un personaggio e l’altro, al manifestarsi delle loro debolezze delle loro incapacità di capire sé stessi e gli altri.