coreografie e messa in scena Magali B – Cie Madeleine&Alfred
disegno luci e scenografia Daniele Passeri
costumi Sara Navalesi assistenza tecnica Marco Oligeri
produzione Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi/ LaQ- Prod / Festival InEquilibrio – Armunia
Partendo dal libro di Katharina Rutschky “Pedagogia Nera”, una raccolta di saggi e manuali sull’educazione, pubblicati a partire dalla fine del milleseicento ai primi del secolo scorso, Antonella Questa prosegue la ricerca sulla natura delle relazioni umane, scegliendo stavolta come tema l’educazione nell’infanzia.
Con l’abituale ironia che la caratterizza, Antonella Questa ci racconta dove si nasconda ancor oggi la vecchia pedagogia nera e di come alcuni adulti, armati di amore ed empatia, riescano a combatterla. Quella dell’infanzia è una tematica estremamente delicata che la Questa affronta sollevando una riflessione sui bisogni primari che dovrebbero essere alla base di un’infanzia felice e che, nella società odierna, pare siano poco considerati. Un’indagine per capire soprattutto cosa stia succedendo oggi che le regole della antica “pedagogia nera” sono ormai bandite sia in famiglia che a scuola. Oggi che nelle aule non ci sono più banchi disposti rigidamente in un solo senso o cattedre rialzate, che il maestro non usa più la bacchetta sulle dita e che i genitori si limitano alla sculacciata ogni tanto o al classico schiaffone per il quale “non è mai morto nessuno”. Un viaggio, anche molto divertente, all’interno della famiglia e della scuola di oggi, cercando di capire dove affondino le radici della rabbia che anima la guerra tra genitori e insegnanti e che spesso spinge i nostri bambini verso il bullismo.
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